di Mafalda Bruno

Il gran giorno è arrivato. Oggi, sabato 20 Agosto, la storia d'amore di Federica Giordano e Alfonso Pappalardo è culminata nel momento più bello e determinante: quello della celebrazione del loro matrimonio.

Cerimonia tanto a lungo attesa, curata in ogni minimo dettaglio, ne siamo testimoni, senza lasciare nulla all'improvvisazione o al caso. Il matrimonio sarà il passo finale di un lungo percorso di amore, di intesa, di reciproco rispetto tra questi due magnifici ragazzi che dura da vari anni e che non sono mai venuti meno da quando si conoscono.

La cerimonia nella Chiesa di San Pietro a Cetara, celebrata da Don Nello Russo coadiuvato dal Parroco Don Andrea Caputo, ha avuto molteplici momenti di intensa emozione, in particolare al momento dell'omelia in cui Don Nello, che conosce gli sposi da molti anni, ha detto che il regalo più grande che lui e Don Andrea, e a seguire tutti noi, potessimo fare agli sposi è quello di pregare per loro affinché siano sempre uniti solo per amore.

Ha inoltre evidenziato come ci fossero due invitati speciali al loro matrimonio, cioè Gesù e la Madonna, in riferimento al brano del Vangelo delle Nozze di Cana e infine Don Nello ha dato agli sposi il consiglio di Papa Francesco: quello di dirsi sempre grazie, scusa e permesso.

La Corale Don Giovanni Bertella, diretta da Concetta Anastasio, ha eseguito magnifici brani musicali, mentre la soprano Mariarosaria Vitale ci ha emozionato nell'esecuzione magistrale dell'Ave Maria di Gounod e l'Inno "Dolce Sentire".

Dulcis in fundo il bellissimo Canone di Pachelbel, eseguito dal bravissimo clarinettista Andrea Giordano accompagnato dall'organista di tutta la kermesse religiosa, Maestro Antonio Anastasio.

All'uscita dalla Chiesa gli sposi sono stati letteralmente sommersi da applausi, abbracci e auguri da parte dei numerosi paesani che sono venuti a condividere con questi due ragazzi, autentico e bellissimo ritratto della felicità, il loro giorno più bello.

Auguri da tutta la Redazione de Il Vescovado e Cetara News!

Foto: Angela Maria Ottomana