Territorio e Ambiente«Va sviluppata la mentalità di protezione civile in Costa d’Amalfi», il messaggio dell’ex Sindaco di Cetara

Cetara, frana, Costiera amalfitana

«Va sviluppata la mentalità di protezione civile in Costa d’Amalfi», il messaggio dell’ex Sindaco di Cetara

"C'è ancora da fare molto per sviluppare la piena coscienza del rischio e la mentalità di protezione civile nella Costiera patrimonio Unesco. Facciamolo insieme da subito ora che è tornato il sole"

Inserito da (Maria Abate), martedì 24 dicembre 2019 13:21:25

Il messaggio dell'ex sindaco di Cetara Secondo Squizzato dopo gli svariati smottamenti sul territorio causati dalle piogge torrenziali dello scorso weekend e la frana che si è verificata all'altezza dell'Hotel Cetus, sfondando il parapetto della SS163 e isolando la cittadina, è una conta dei danni e un monito a non sottovalutare la fragilità del territorio in cui viviamo.

Ho davanti agli occhi le immagini terribili di quanto accaduto in questi giorni in Costiera e nel mio paese: sono doverose delle considerazioni. 1) Tutti i sindaci e le altre istituzioni non possono avere dubbi sulla reale priorità per la Costa d'Amalfi. Non ci si può sempre affidare alla buona sorte. 2) Per Cetara i danni provocati dalla furia delle acque potevano essere molto più gravi, o catastrofici, se fra il 2009 e il 2015 l'amministrazione comunale di cui ero sindaco non avesse attuato interventi (1.500.000 euro di fondi europei) con la messa in sicurezza dell'alveo del torrente principale, con arretramento di 150 mt delle briglie prima dell'intubamento e il rafforzamento delle sponde. 3) Le forti piogge hanno ingrossato i canali laterali che hanno travolto tutto quanto presente sul percorso. In qualche caso i danni sono stati la conseguenza dell'abbandono del territorio ma anche di alterazioni ed interventi abusivi sui quali le autorità preposte devono fare chiarezza, se non si vogliono piangere più gravi conseguenze. 4) Vanno ringraziati tutti i volontari, i ragazzi, la protezione civile e le associazioni che hanno fatto in pieno il loro dovere con vigili del fuoco, forze dell'ordine e rappresentanti delle istituzioni locali. C'è ancora da fare molto per sviluppare la piena coscienza del rischio e la mentalità di protezione civile nella Costiera patrimonio Unesco. Facciamolo insieme da subito ora che è tornato il sole.

A dargli man forte il sindaco Fortunato Della Monica, che ringrazia «tutti coloro che hanno collaborato incessantemente come i tanti cittadini volontari, soprattutto giovani del nostro paese, la Croce Rossa, la Protezione Civile, il comando dei Vigili Urbani, i Vigili del Fuoco, l'Ufficio Tecnico Comunale, il Comando Carabinieri di Vietri, il coordinamento della prefettura, il Prefetto ed il Governatore Vincenzo De Luca accorso sul posto insieme ai vertici regionali, per comprendere la gravità della situazione e cercare di attivare quanto prima la macchina dei soccorsi. Ed ancora l'Anta, la Cetara Servizi e Sviluppo e tutti coloro che in queste ore di allerta, stanno lavorando per la nostra sicurezza. Grazie di cuore alla comunità di Vietri sul Mare e alla frazione Raito che hanno dimostrato grande solidarietà, accogliendo i tanti cetaresi che non hanno potuto far rientro nella propria abitazione. Grazie al Sindaco Giovanni De Simone e a tutta la sua Amministrazione Comunale che si è adoperata e subito mobilitata affinché venisse garantito un tetto sotto il quale trascorrere la notte».

Nel frattempo il CCS (Centro Coordinamento dei Soccorsi) convocato presso la Prefettura di Salerno ha predisposto un piano di interventi da adottare nel breve periodo per garantire le condizioni minime di transitabilità, soprattutto per i mezzi di soccorso. Dalle 12 di oggi, 24 dicembre, Anas ha disposto:

È stata, inoltre, disposta la chiusura dei tratti compresi tra il km 45,500 e il km 45,700 e tra il km 27,300 ed il km 27,500, permanendo quella già imposta nel mese di dicembre tra il km 39,300 ed il km 40,100.

Sulla statale 163 "Amalfitana" permane l'istituzione dei sensi unici alternati, regolati da impianti semaforici, tra il km 17,750 ed il km 17,850, tra il km 37,800 ed il km 38,200 e tra il km 48,100 ed il km 48,300.

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