CronacaCetara celebra il Giorno della Memoria con il dibattito “Gli anni rubati”

Cetara, costiera amalfitana, shoah

Cetara celebra il Giorno della Memoria con il dibattito “Gli anni rubati”

A 75 anni dall’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, il 27 gennaio 1945, l'Amministrazione comunale di Cetara celebra la Giornata della Memoria dello sterminio organizzando “Incontri d’autore, Shoah 2020”

Inserito da (Maria Abate), lunedì 27 gennaio 2020 11:39:14

A 75 anni dall'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, il 27 gennaio 1945, l'Amministrazione comunale di Cetara celebra la Giornata della Memoria dello sterminio organizzando "Incontri d'autore, Shoah 2020", con la partecipazione degli alunni dell'Istituto Comprensivo di Cetara, ed i loro genitori, insieme agli insegnanti ed operatori sociali e parrocchiali, per ricordare, riflettere e discutere sul tema dell'Olocausto e su quanto accaduto ad Auschwitz, a milioni di persone colpevoli di essere ebrei, omosessuali, testimoni di Geova, zingari, disabili, deportati civili e militari, bambini. Tanti bambini. Martedì 28 gennaio, alle ore 9,30 appuntamento a piazzetta Cantone, lì dove è stata affissa una lapide (2009) in ricordo di Settimia Spizzichino, deportata ebrea italiana superstite dell'Olocausto e unica donna sopravvissuta al rastrellamento del ghetto di Roma. Nel corso degli anni Settimia divenne una tra le preminenti testimoni e memorie storiche della Shoah italiana. Amava Cetara, scegliendo quel vicolo di piazzetta Cantone come sua dimora per ritrovare momenti di serenità.

A seguire presso la Sala Polifunzionale "M.Benincasa", dopo i saluti del sindaco di Cetara Roberto Della Monica, con l'Assessore alla Cultura Angela Speranza e il Consigliere delegato alle Politiche Giovanili Daniele Luigi D'Elia, il parroco di Cetara Don Andrea Caputo e il Prof. Franco Bruno Vitolo daranno il via al dibattito "Gli anni rubati": memorie di Settimia e documentazione della Shoah. A seguire ancora, le scuole prenderanno visione dello spettacolo di danza "Per non dimenticare", a cura della compagnia "Fusion", con le coreografie di Maria Cardamone che, attraverso il linguaggio della musica e del corpo, intende esprimere un messaggio, quanto mai attuale. Facendo riferimento alla Shoah, con i fatti e gli avvenimenti che hanno sconvolto il prosieguo della storia stessa, i passi di danza porteranno alla luce, in maniera brutale, la ferocia e l'assurdità che la parte più buia dell'animo umano può riservare. "E' un'occasione in cui sentiamo il dovere di trasmettere e rendere viva la Memoria, affinché quello che è stato non si ripeta.

Le pochissime persone sopravvissute che, coraggiosamente, ci tramandano quello che hanno vissuto, devono avere la certezza, oltre alla consapevolezza che porteremo avanti questa battaglia per loro. Noi saremo la loro testimonianza domani. E' importante che i giovani, accompagnati dai loro genitori e dalle istituzioni, attraverso questi incontri si confrontino con la storia e con i suoi drammi, per innescare una riflessione necessaria sui temi della tolleranza, della violenza e dell'integrazione.

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